Se consideriamo l’intenso interesse per il cibo e l’alimentazione della nostra cultura, non dobbiamo sorprenderci se tale aspetto del comportamento umano sia soggetto a svariate problematiche a livello clinico. Anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da alimentazione incontrollata e obesità, sono solo alcune delle declinazioni possibili che possono emergere nell’ambito dell’alimentazione, in seguito a una perdita di equilibrio psicologico. L’instaurarsi di disturbi di questo tipo può portare a sviluppare numerosi problemi a base sia organica che non, dagli squilibri biochimici a quelli internistici, da quelli neurologici ad altri disturbi psichiatrici associati, ed altri ancora che riguardano la pelle, le unghie, i denti. Come per altre psicopatologie, è altamente improbabile che un unico fattore sia responsabile di un disturbo dell’alimentazione. Diverse aree della ricerca attuale quali la genetica, il ruolo del cervello, le pressioni socioculturali che valorizzano la magrezza, il ruolo della famiglia e quello degli eventi ambientali stressanti, ci inducono a ritenere che i disturbi dell’alimentazione siano il prodotto di diverse influenze che convergono nella vita di un individuo. La psicoterapia aiuta la persona ad agire sulle variabili degli ambiti più rilevanti, da quello familiare, a quello sociale ed individuale, ripristinando gradualmente un rapporto sano con il cibo e le persone.
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